L’assenza congenita della valvola polmonare è una malformazione cardiaca rara e di non chiara eziologia. E’ frequentemente associata a Tetralogia di Fallot (TF). La prognosi è spesso infausta e può esitare in morte endouterina o neonatale.
Descriviamo un caso di assenza della valvola polmonare
e TF, diagnosticato in utero, mediante ecocardiografia fetale. La gestante,
38 anni, amniocentesi negativa per cromosomopatie, ci è stata inviata
per sospetta cardiopatia fetale, in assenza di altre malformazioni. Alla
prima osservazione, a 24 settimane di gestazione, abbiamo evidenziato:
ampio DIV da malallineamento (5 mm), aorta a cavaliere, dilatazione ventricolare
destra, non ostruzione infundibolare destra, anulus polmonare piccolo con
valvola polmonare rudimentale, enorme dilatazione aneurismatica dell’arteria
polmonare (20 x 18 mm) e dei suoi rami, buona cinesi, non segni di scompenso;
al doppler flusso di "va e vieni" in arteria polmonare: anterogrado 3m/sec,
retrogrado 2m/sec. All’ultimo controllo, a 32 settimane, si documentava:
polidramnios severo, riduzione del flusso anterogrado attraverso la valvola
polmonare (2 m/sec) con aumento del flusso retrogrado (2.5 m/sec.). In
nessun esame è stato visualizzato il dotto arterioso. Alla 34°
settimana la rottura prematura delle membrane ha indotto il parto. Il neonato
è deceduto dopo un’ora di vita per grave distress respiratorio,
verosimilmente secondario alla compressione bronchiale provocata dalla
dilatazione del tronco polmonare.
In accordo con i dati della letteratura, il nostro caso
conferma che in tale patologia:
- è presente un caratteristico decorso evolutivo
già in utero;
- la concomitante assenza del dotto arterioso si associa
ad una maggiore dilatazione del tronco polmonare;
- la comparsa del polidramnios, causato dalla compressione
esofagea e tracheobronchiale da parte dell’arteria polmonare aneurismatica,
è indice di cattiva prognosi.
- il distress respiratorio severo e precoce costituisce
la più frequente causa di exitus neonatale.