Aritmie ventricolari sono presenti in Pazienti con ipopotassiemia
soprattutto qualora concomiti ischemia miocardica, scompenso cardiaco congestizio,
terapia digitalica o diuretica. Al contempo, l’ipomagnesiemia si associa
ad aumentato rischio di morte improvvisa con meccanismi elettrofisiologici
ancora da definire. La sindrome di Gitelman rappresenta una tubulopatia
ereditaria dovuta ad una mutazione del cotrasportatore sodio-cloro tiazide
sensibile e determina ipomagnesiemia-ipopotassiemia con ipocalciuria.
Dieci Pazienti in età pediatrica (età 11.7a±
3.2) affetti da tale sindrome sono stati sottoposti a valutazione cardiologica
(ecg basale, ecg dinamico secondo Holter, test ergometrico, ecocardiogramma)
al fine di evidenziare anomalie cardiache secondarie. Gli esami ematochimici
documentavano: ipopotassiemia (Ks 3.2±
0.3mmol/l), ipomagnesiemia (Mgs 0.62±
0.10mmol/l), alcalosi metabolica (HCO3 31.6±
3.4mmol/l), ipocalciuria (rapporto molare Ca urinario/creatinina urinaria
0.065± 0.046), iperreninemia (13.6±
3.4mmol/l).
I rilievi emersi sono risultati i seguenti:
-ecg basale: ritmo sinusale, assenza di anomalie morfologiche
di ST-T e dell’onda T, tempo Qtc³ 0.44"
in 4 Pazienti;
-ecg din. sec. Holter: costante presenza di ritmo sinusale,
assenza di pause, rarissime extrasistoli ventricolari monomorfe (n°
tot.<10) in 3 Pazienti;
-ecocardiogramma: normali rilievi morfo-strutturali,
dimensionali e funzionali cardiaci (diametro atrio sin.=25.9±
3.4mm, diametro ventricolo sin.=40.2±
3.7mm, fraz. di acc.=37.0± 4.1%);
-test ergometrico: una frequenza cardiaca massimale (>80%
della frequenza basale) è stata raggiunta da tutti i soggetti in
assenza di sintomi, aritmie o anomalie ecg.
Conclusioni: I dati ottenuti dal presente
studio non evidenziano la presenza di aritmie o altre anomalie funzionali
cardiache descritte come concomitanti a ipopotassiemia e ipomagnesiemia
di altra eziologia. L’unico elemento da segnalare è la presenza
di aumento del tempo Qtc all’ecg basale, peraltro riscontrato in soli 4
Pazienti.