ANALISI DELLA VARIAZIONE DELL’ECODENSITA’ PARIETALE DEL VENTRICOLO SINISTRO: PECULIARITA’ NEL CUORE NEONATALE.
C. Tosetto, R. Novario*, F. Tanzi*, D. Prudente°, D. Doni°, F. Mosca°, L. Conte*, R. Di Michele, A. Marini°
Servizio di Cardiologia;° Istituto e Divisione di Neonatologia, ICP-Milano * Servizio di Fisica Sanitaria,Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi- Varese

In ecocardiografia clinica molti autori hanno descritto un incremento dei livelli medi di grigio valutati nel setto interventricolare e nella parete libera del ventricolo sinistro durante la contrazione con un valore minimo registrato in telesistole ed uno massimo in telediastole. Usando un particolare modello di studio e mediante analisi matematica è stata dimostrata una relazione tra i cambiamenti dei livelli di grigio e le dimensioni, l’orientamento e la deformazione delle cellule che compongono il tessuto miocardico. Con tali premesse ci si è proposti di valutare la variabilità diasto-sistolica del livello medio dei grigi a livello del setto interventricolare e della parete posteriore del ventricolo sinistro in 16 neonati a termine (età media 39.2s.g., peso medio 3.2Kg) entro le prime 4 ore di vita allo scopo di ricercare le peculiarità di tale indice nel miocardio in accrescimento. Tutti i neonati presentavano, alla valutazione clinica ed ecocardiografica, normali rilievi morfo-strutturali, dimensionali e funzionali cardiaci. Le immagini ecocardiografiche videoregistrate sono state digitalizzate in formato 768X512 pixel ad 8 bit per pixel (256 livelli di grigio). Su di esse sono state selezionate due aree di interesse l’una a livello del setto interventricolare e l’altra a livello della parete posteriore del ventricolo sinistro. Mediante un software per elaborazione di immagini biomediche sono stati calcolati i valori medi di grigio delle aree suddette in diastole(DG) e sistole (SG), ripetendo le misure su tre cicli consecutivi. Dai valori medi è stata calcolata la variazione diasto-sistolica del livello dei grigi (D G) rispettivamente a livello settale e parietale: D G=(DG-SG)/DX100.
Nei neonati esaminati sono stati ottenuti i seguenti rilievi: D G setto interventricolare = 5.66%± 9.28; D G parete posteriore VS =8.17%± 7.14; ispessimento sistolico del setto interventricolare (M-mode) = 52%± 23; ispessimento sistolico della parete posteriore VS (M-mode) =84%± 29. La variabilità diasto-sistolica parietale del ventricolo sinistro è stata valutata anche in 5 ragazzi esenti da cardiopatia (età 14.4a± 2.08) e sono stati evidenziati i seguenti dati: D G setto interventricolare =18.71%± 8.79; D G parete posteriore VS =16.12%± 7.66.

Conclusioni. I dati confermano la presenza di una variabilità dell’ecodensità parietale del ventricolo sinistro in ragazzi in età post-puberale, l’entità della quale è paragonabile a quella descritta in letteratura per i soggetti adulti. Il miocardio in accrescimento del neonato a termine, invece, evidenzia una ridotta variabilità dell’ecodensità parietale del ventricolo sinistro. Ciò potrebbe essere in relazione con le caratteristiche strutturali del miocardio in tale epoca di vita, caratterizzato da un minor numero di miociti disposti senza un preciso orientamento.



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