Risultati a lungo termine dei pazienti operati con intervento di Senning per Trasposizione delle Grandi Arterie. A.Agnetti, N.Carano, L.Zavota, A.Barone, U.Squarcia, A.Colli*, B.Murzi*, A.Frigiola*.
 Centro Malattie Cardiovascolari, Clinica Pediatrica, Università di Parma. *Centro Cardiochirurgico E.Malan, Università di Milano, San Donato Milanese (MI).

 Dal Novembre ‘78 al Novembre ‘87, 73 pazienti consecutivi furono sottoposti ad intervento di Senning per Trasposizione delle Grandi Arterie (TGA), 67 con TGA semplice e 6 con TGA + DIV. La mortalità totale (3 casi) fu del 4.1%, con variabilità in base all’età d’intervento ed alla presenza del DIV associato. I 70 pazienti sopravvissuti sono stati seguiti ad un follow-up medio di 13 anni (7-17 anni) con visita clinica + ECG + ecocardiografia 2 volte all’anno, un esame Holter 1 volta all’anno o ogni 2 anni, e cateterismo cardiaco per casi selezionati.

Vengono riferiti i risultati che riguardano:

- morte improvvisa tardiva (3%), avvenuta in un paziente di 9 anni e in uno di 18 anni, verosimilmente per aritmie (documentata solo nel secondo caso),
- stato funzionale (80% dei casi senza sintomi o con lievi sintomi, in classe NYHA 1 o 2, 17% con modesti sintomi e 3% con significativi sintomi di scompenso cardiaco);
- dati ecocardiografici ed emodinamici (sequele anatomiche post-intervento o nuovi problemi: insufficienza tricuspidale di grado medio-severo in 2 casi, di grado medio in 4, di severa stenosi sottopolmonare in 1 caso, lieve in 5 casi, ostruzione severa della VCS e VCI in 2 casi, poi dilatata con successo, nessun caso di ostruzione al ritorno venoso polmonare);
- ritmo cardiaco (progressiva perdita della funzione sinusale, con sostituzione di ritmo giunzionale ed insorgenza di tachiaritmie sopraventricolari nei pazienti con più lungo follow-up). In particolare il ritmo sinusale rimase nell’85% dei pazienti a 5 anni, nel 70% tra 6 e 10 anni, nel 55% tra 11 e 17 anni. In quest’ultimo gruppo tachiaritmie sopraventricolari furono presenti nel 5%.

In conclusione l’intervento di Senning per la TGA mostra nel follow-up a lungo termine un soddisfacente stato clinico nella maggioranza dei casi; pur tuttavia la possibilità di morte improvvisa, le alterazioni del ritmo cardiaco e la prevedibile disfunzione del ventricolo destro con il passare del tempo costituiscono un rischio importante in questi pazienti.



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