FOLLOW-UP CARDIOLOGICO IN UNA POPOLAZIONE PEDIATRICA SOTTOPOSTA A CHEMIOTERAPIA CON ANTRACICLINE: IMPORTANZA DELLA VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA E DEL MONITORAGGIO ELETTROCARDIOGRAFICO DINAMICO.
 G. Buti, V. Rossomando, N. Assanta, M. C. Menconi, C. Fabre, *V. M. Borrello, *G. Strata, *A. Balbarini, *M. Mariani
Istituto di Clinica Pediatrica, *Istituto di Cardiologia, Università degli Studi di Pisa

 L'uso delle antracicline nella chemioterapia delle leucosi e dei tumori solidi nell'infanzia è risultato altamente efficace ma talora limitato per l'effetto tossico capace di determinare una miocardiopatia dilatativa irreversibile. Poiché il danno miocardico dipende dalla dose cumulativa del farmaco è estremamente importante cogliere precocemente eventuali segni di cardiotossicità. A tale scopo l'esame ecocardiografico risulta metodica semplice, non invasiva ed attendibile per valutare la funzione ventricolare sisto-diastolica nel follow-up cardiologico di tali pazienti. Dal gennaio 1993 abbiamo istituito un protocollo di studio per i bambini ed adolescenti all'esordio di leucemie o tumori maligni trattati con antracicline. Lo studio prevedeva l'esecuzione di ECG basale, ECG dinamico sec. Holter, ecocardiogramma M-B-Color Doppler da effettuare prima della terapia; ECG ed ecocardiogramma nel periodo dalla 3asettimana dopo l'ultima dose di antraciclina alla settimana antecedente la prima dose successiva, possibilmente con valori di Hb intorno a 9 g/dl; controllo Holter al 6°, 12°, 18°, 24° mese dall'inizio della terapia. Dopo il completamento della stessa venivano eseguiti ECG ed ecocardiogramma al 3°, 6°e 12° mese; Holter ed ecocardiogramma al 2° e 3° anno. Sono stati presi in esame 35 pz, 21 F e 14 M di età compresa tra 1e7 m e 18aa e 5 m (età media 8,01 ± 6,06), suddivisi in sei gruppi: tre in relazione alla dose cumulativa di farmaco assunto gruppo A (16 pz=46%) < 300 mg/m2, gruppo B (8 pz=23%) 300-400 mg/m2, gruppo C (11 pz=31%) > 400 mg/m2; tre in relazione alla durata del follow-up: gruppo 1 (14 pz= 40%) 1 anno, gruppo 2 (13 pz= 37%) 2 anni, gruppo 3 (8 pz= 23%) 3 anni. Per lo studio della funzione sistolica sono stati presi in esame i parametri classici ecocardiografici: VsTd, VsTs, FS, EF, PEP (pre-ejection period), ET (ejection time), ST (systolic time), AT(acceleration time)., Sono stati inoltre calcolati il volume del VS in telediastole ed in sistole, lo stroke volume, la massa del VS e l'indice di massa. La funzione diastolica è stata valutata attraverso il calcolo della velocità delle onde E ed A mitraliche, il rapporto E/A, DT (deceleration time); TRIV (tempo di rilasciamento isovolumetrico) e PRF (peack filling rate) normalizzato per lo stroke volume mitralico recentemente proposto come indice particolarmente attendibile per il confronto tra ventricoli di diversa volumetria. L'analisi dei dati ottenuti ha consentito di osservare normali valori di FE e FA nei gruppi A e B ed in 5 pz del gruppo C. Negli altri 6 pz del gruppo C (17% del totale, 54% dei pz trattati con dose >400 mg/m2) si è osservata una riduzione della FE e della FA sotto 2 DS. Anche la massa e l'indice di massa , normali nel gruppo A, sono risultati ai limiti bassi della norma nel gruppo B ed in 3 pz del gruppo C. Negli altri 8 pz del gruppo C (22,8% del totale, 72,7% dei pz trattati con dose >400 mg/m2 ) si è avuta una riduzione di tali valori sotto 2 DS. I valori relativi alla funzione diastolica sono risultati nella norma nei pazienti dei gruppi A e B ed in 7 pz del gruppo C. I restanti 4 pz del gruppo C (11,4 % del totale, 36,6 % dei pz trattati con dose> 400 mg/m2) presentavano un aumento signifucativo di velocità dell'onda A mitralica ed una significativa riduzione del rapporto E/A. I dati ottenuti sono stati messi in rapporto alla dose cumulativa ed al tempo di follow-up ed hanno dimostrato una correlazione positiva sia con la dose (p = 0,001) che con il tempo di follow-up (p=0,0001). Anche i risultati della registrazione ECGrafica dinamica, pressochè sovrapponibili a quelli di un gruppo di controllo omogeneo per sesso ed età nei gruppi A e B, hanno mostrato nel gruppo C una maggiore incidenza di battiti ectopici sopraventricolari e ventricolari, talora polimorfi (2 pz= 18,1%), talora ripetitivi ( in 4 pz=36,3% coppie, in 1 pz=9,1% episodi di TV non sostenuta). Da questa osservazione, in accordo con le più recenti acquisizioni della letteratura, risulta che la cardiotossicità da antracicline può manifestarsi precocemente ed il danno miocardico sub-clinico può essere individuato attraverso una accurata valutazione ecocardiografica. E' auspicabile una unificazione dei vari protocolli di studio per identificare gli indici di funzionalità miocardica più sensibili per rilevare il più precocemente possibile gli effetti collaterali dannosi delle antracicline.



Back on browser