Tetralogia di Fallot: risultati e confronto tra correzione precoce e tardiva.
L.Rossetti, M.A.Prioli, G.B. Luciani, F.Santini, A.Mazzucco, P.Zardini
Istituto di Cardiologia, Istituto Di Cardiochirurgia, Universita’ di Verona

 La correzione radicale e precoce della Tetralogia di Fallot ( TOF ) dati i buoni risultati precoci e tardivi, rappresenta oggigiorno la scelta migliore per questi piccoli pazienti. in quanto si evita la progressiva ipertrofia e fibrosi del ventricolo destro e si consente un adeguato sviluppo dell’albero polmonare. Tuttavia ,esiste ancora un gruppo di pazienti che per motivi storici od altro e’ giunto o giunge tardivamentte all’intervento chirurgico . Per convalidare l’idea che la correzione precoce comporti vantaggi emodinamici rispetto alla correzione tardiva,abbiamo confrontato due gruppi di pazienti sottoposti ad intervento di correzione radicale di TOF e tutti sottoposti a controlli clinici ed ecocardiografici periodici. Il primo gruppo di 16 pazienti (11 F, 5 M ,) con TOF, sono stati sottoposti ad intervento entro i due anni di vita (media 1 anno) e seguiti con un follow up variabile da un minimo di 1 anno ad un massimo di 15 anni. Nel 94 % l’intervento e’ consistito in chiusura del difetto interventricolare tramite patch ed ampliamento infundibolare tramite patch transanulare ,mentre in un solo caso l’infundibolo e’ stato allargato mediante patch conale.In 2 pz era stato eseguito uno shunt sistemico-polmonare alla nascita. In questo gruppo di pz soltanto 1 ha avuto complicanze nell’immediato post-operatorio (endocardite con distacco di patch ). Il 31 % ha presentato difetti residui al nostro follow up ( 2 casi di stenosi polmonari periferiche, 4 casi di div residui). Soltanto 1 pz ha dovuto seguire terapia medica. In tutti i pazienti e’ presente insufficienza polmonare al Doppler ma in nessuno appare emodinamicamente rilevante.Il secondo gruppo composto da 16 pz ( 7 F 9 M eta’ minima 5 anni e massima 58 anni) e’ stato sottoposto ad intervento di correzione radicale per TOF in eta’ avanzata ( minimo 3 anni massimo 54 anni). Il follow up di questi pz varia da un minimo di due anni ad un massimo di 25 anni. Il 25 % era stato sottoposto ad intervento di palliazione mediante BT shunt. Il 62 % ha subito un intervento del tipo: chiusura del div con patch ed ampliamento dell’infundibolo mediante patch conale, il 38 % e’ stato sottoposto ad allargamento dell’infundibolo tramite patch transannulare.In 4 pz si sono verificate complicanze nell’immediato post operatorio (2 pz con distacco di patch 1 pz con bav post operatorio 1 pz con endocardite). Nel 62 % si sono riscontrati difetti residui all’ecocardiogramma (31 % div residui 6 % stenosi periferiche 19% stenosi polmonari periferiche associate a div residui). 1 pz e’ stato sottoposto a reintervento con impianto di protesi meccanica aortica. Soltanto il 56% non assume terapia medica mentre il 44% e’ in terapia digitalica e diuretica . e di questi il 20% antiaritmica.In conclusione la TOF che oltre 100 anni fa sembrava una malattia incurabile , oggigiorno se trattata adeguatamente puo’ consentire una vita normale. La correzione precoce senza alcun dubbio offre risultati migliori sia per la minor incidenza di difetti residui che per la liberta’ da terapia medica. La` correzione tardiva , sembra essere maggiormente gravata da complicanze post-operatorie e dalla presenza di difetti residui ed inoltre nonostante la correzione ,persiste una i disfunzione ventricolare destra che richiede una terapia medica cronica.



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