ARITMIE IPERCINETICHE SOPRAVENTRICOLARI NEL PRIMO MESE DI VITA IN ASSENZA DI CARDIOPATIE STRUTTURALI.
 E. Chiappa, G. Barattia, D. Montemurro, L. Stefanini, P. Murru, G. Ciriotti
 Divisione di Cardiologia Pediatrica Azienda Materno-Infantile OIRM-S. Anna, Torino.

Nello studio sono stati compresi 23 casi consecutivi di aritmie ipercinetiche sopraventricolari ricoverati presso le divisioni di Cardiologia o Rianimazione Pediatrica nel periodo compreso tra il Gennaio 1989 e il Marzo 1997. Motivi di esclusione sono stati: età superiore a 1 mese, aritmie non sostenute, presenza di cardiopatie strutturali o di altri fattori predisponenti. In base al tipo di aritmia i pazienti sono stati suddivisi nei seguenti gruppi: A) tachicardia sopraventricolare reciprocante ( TSVR ), 11 pz.; B) tachicardia sopraventricolare reciprocante associata a preeccitazione tipo WPW ( WPW), 4 pz.; C) tachicardia sopraventricolare ectopica ( TSE ), 4 pz. e D) flutter atriale ( FLA ), 4 pz.. Dieci casi ( 43% ), comprendenti tutti i pazienti con FLA, si sono manifestati nel primo giorno di vita. Sei di questi erano stati segnalati in gravidanza o durante il travaglio. In merito alle modalità di interruzione nelle TSVR è stata osservata una buona risposta alle manovre vagali, impiegate con successo in 6 casi su 7. Negli anni più recenti sono state utilizzate anche nuove metodiche come l'adenosina e.v. e l'overdrive pacing. Due casi di FLA sono stati interrotti con cardioversione elettrica, gli altri due sono cessati spontaneamente.
La presenza di gravi complicanze ( scompenso cardiaco, arresto cardiocircolatorio ) si è verificata nella maggioranza ( 5 casi su 7 ) in neonati idropici o trasferiti da strutture sanitarie periferiche. Due di questi erano stati trattati con verapamil, in un caso con conseguenze mortali. Gravi complicanze sono state osservate soltanto nei gruppi delle tachicardie reciprocanti con una netta prevalenza di quelle associate a WPW ( 3 casi su 4 ). Tutti i pazienti tranne uno sono stati ricontrollati, con un follow-up variabile tra 15 giorni e 89 mesi, media 46 mesi. Dei 17 casi con follow-up superiore a sei mesi 12 hanno osservato una profilassi antiaritmica per recidive precoci. In 8 di questi casi il farmaco impiegato è stato la digossina. Dopo periodi di trattamento compresi tra 38 gg e 21 mesi ogni terapia ha potuto essere sospesa in tutti i casi eccetto tre: 1 WPW ,1 TSE, 1 TSVR. Ognuno di questi è trattato con un solo farmaco ( propranololo 1 pz, propafenone 2 pz ) con un soddisfacente controllo dell'aritmia ( alcune recidive per anno ). Nessun caso per il momento è stato sottoposto a tecniche di ablazione transcatetere.



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