ANASTOMOSI CAVO-POLMONARE BIDIREZIONALE E FLUSSO POLMONARE ANTEROGRADO: COME E QUANDO.
 C.Condoluci*, R.Abella, A.Cipriani, A Delogu*, F.S.Iorio, C.Marcelletti.
*Cardiologia Pediatrica, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica. Hesperia Hospital, Modena.

 L’intervento di anastomosi cavo-polmonare bidirezionale (Glenn) con flusso polmonare anterogrado è attualmente effettuato per il trattamento di varie forme di cuore univentricolare. Esso è una tappa chirurgica verso la correzione secondo Fontan, ma può rappresentare una palliazione definitiva.

Riportiamo la nostra esperienza di Glenn associate a flusso polmonare anterogrado. Undici bambini (7 mesi - 4 anni, media 25 mesi) con cardiopatie congenite complesse, caratterizzate da cuore univentricolare e stenosi polmonare (SP) 4 CAVC e TGA, 2 anomalie di Ebstein, 1 atresia polmonare a setto intatto, 1 TCGA e DIV, 1 VDDU con DIV sottoaortico, 1 atresia della tricuspide e 1 stenosi tricuspidalica con DIV e ventricolo destro riduttivo sono stati sottoposti a Glenn con flusso polmonare anterogrado. All’intervento, sono stati rimossi 2 precedenti shunt sistemico-polmonari, e sono state eseguite 5 atrioseptectomie, 2 delle quali associate a bendaggio dell’arteria polmonare. Sono state osservate, come complicanze precoci, 1 chilotorace, trattato con drenaggio pleurico ed alimentazione parenterale totale, 3 versamenti pericardici e 1 caso di problemi neurologici. Il follow-up postoperatorio medio è di 2 anni (17 giorni - 5 anni).
Si sono verificate 2 morti: 17 giorni dopo l’intervento per problemi neurologici e 2 anni dopo per scompenso cardiaco. Due pazienti sono stati sottoposti, con successo, ad 1 e a 3 anni di distanza, ad intervento di Fontan (in un caso è stato impiantato un PMK per blocco AV completo). Il programma definitivo, per i restanti 7 pazienti, tutti in buone condizioni, è tuttora in discussione.
La scuola francese considera l’associazione di Glenn e flusso polmonare anterogrado o retrogrado, l’opzione di scelta per il trattamento del cuore univentricolare con SP, preferendola alla Fontan, anche in caso di condizioni ideali per la correzione ortoterminale.
La nostra opinione è che per "il candidato ideale" la correzione secondo Fontan sia tuttora la miglior opzione chirurgica. D’accordo comunque con altri Autori, riteniamo che in candidati meno che ottimali all’intervento di Fontan, l’associazione di Glenn e flusso polmonare anterogrado possa rappresentare una palliazione definitiva, con buon risultato clinico, almeno al follow-up a medio termine.



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