LA FUNZIONE DEL VENTRICOLO SISTEMICO NEL FOLLOW-UP A MEDIO TERMINE DOPO INTERVENTO CHIRURGICO CORRETTIVO NELLE CARDIOPATIE CONGENITE COMPLESSE.
 G.Medolago, A.Borghi*, A.Pitì*, A.Costalunga*, M.Rondi*, A.Ghilardi
 Medicina Nucleare, Cardiologia*, Ospedali Riuniti Bergamo

 Nel follow-up a medio termine delle cardiopatie congenite complesse dopo intervento chirurgico correttivo, la funzione del ventricolo sistemico(Vsist) rappresenta un importante indice prognostico. Scopo del nostro studio è stato valutare la funzione del Vsist in condizioni basali e sotto sforzo mediante Angio-Cardio-Scintigrafia all’Equilibrio (ACSEq) nel follow-up post-chirurgico (>10aa). Dal 1984 al dicembre 1995, abbbiamo studiato 127 pazienti (età media 14+7 aa) per un totale di 174 indagini: 49/60 TGA ( dopo correzione intra-atriale), 22/22 Tetralogia di Fallot, 13/13 Anomalia di Ebstein e 43/79 operati di Fontan ( 27/53 DILV e 16/26 Atresia Tricuspide ). L’ACSEq è stata eseguita dopo marcatura in-vivo dei globuli rossi utilizzando una Gamma Camera Elscint-AG 409 con il paziente in semi-ortostatismo sullo "stress table" nella proiezione migliore per separare i ventricoli ( "best septal" ); dapprima in condizioni basali e quindi durante gli ultimi 2 minuti del test ergometrico.

Risultati : valore medio + d.s. (v.n. FE ventr. sist > 50% ; FE ventr polm > 40% ; dFE > 5% )
FE 

ventr. sist.

FE 

ventr. sist

FE ventr.polm FE ventr.polm
basale sforzo basale sforzo
Post-Fontan 48 50
TGA ( corr. intra-atriale) 48 47 59 60
T. Fallot 58 63 42 40
Anomalia di Ebstein 52 56 25 26

La funzione del Vsist dopo "Fontan" e nelle TGA dopo correzione intra-atriale risulta essere modestamente compromessa in condizioni basali con scarso incremento sotto sforzo (dEF<5%);. Al contrario la funzione del ventricolo polmonare(Vpolm) è conservata a riposo ma modesto decremento sotto sforzo nel Fallot; mentre nell’anomalia di Ebstein risulta severamente compromessa.
Dei 70 studi con conservata funzione Vsist basale (FE>50%) 17(24%) presentavano disfunzione da sforzo (dEF<5%); mentre 17(35%) su 48 con disfunzione basale (FE<50%) avevano regolare incremento della FE sotto sforzo (dEF >5). Analogamente nel Fallot 3(21%) su 14 con Vpolm normofunzionante a riposo (FE > 40%) mostravano disfunzione sotto sforzo. Nelle TGA 10(23%) su 44 con funzione conservata del Vsist a riposo, presentavano disfunzione da sforzo; 3(23%) su 13 disfunzione basale ma normale incremento della FE sotto sforzo. Similmente 9(19%) su 47 con funzione del Vpolm conservata a riposo avevano disfunzione sotto sforzo; mentre 3(43%) su 7 con disfunzione basale presentavano regolare incremento della FE sotto sforzo.

 

Conclusioni: Nelle cardiopatie congenite complesse dopo correzione chirurgica, la funzione del Vsist e Vpolm a riposo e sotto sforzo, nella nostra esperienza, si è dimostrato un buon indicatore prognostico nel follow-up a medio termine , anche in condizioni di benessere clinico.