COARTAZIONE AORTICA COMPLESSA: EFFICACIA DELL' APPROCCIO PER STERNOTOMIA MEDIANA
 D. Di Carlo, D. Parretti, A. Giamberti, A. Carotti, A. Santilli, B. Marino, L. Ballerini, R. Di Donato
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma

 Scopo della ricerca: valutare la validità dell'approccio sternotomico nel trattamento delle forme complesse di Coartazione Aortica (CoAo). Metodo: viene rivista l'esperienza istituzionale nel periodo 1994-1997. Il gruppo di studio comprende 17 pazienti, di età mediana 17 gg (2 gg -14 anni). Nella valutazione preoperatoria è stata utilizzata, dal 1995, anche la ecocardiografia transesofagea. Difetti associati a CoAo erano: DIV isolato/multipli (7 casi), stenosi valvolare aortica (3), TGA+DIV (2), ipoplasia globale dell'arco aortico (2), stenosi sottoaortica fibromuscolare (1); in due casi, re-coartazione con ipoplasia dell'arco posteriore o trasverso. La ostruzione aortica fu trattata con patch di ampliamento in pericardio o PTFE (10 casi), resezione ed anastomosi termino-terminale (T-T, 6) o tecnica combinata (1). In tutti i casi furono trattate le anomalie associate (16/17 per correzione). Risultati: 2 pz. non sopravvissero all'intervento; in un follow-up medio di 11 + 10 mesi, due altri pz. decedettero, (mortalità totale 23.5 %), uno dei quali rioperato per ostruzione istmica residua (patch aortico). La CoAo è considerata ben risolta in 11/13 sopravvissuti; un pz. ha richiesto dilatazione istmica con pallone e uno ha gradiente sistolico di 30 mmHg (patch aortico in entrambi). Conclusioni: Il trattamento per via sternotomica della CoAo complessa è una valida alternativa a quello palliativo in toracotomia, per il quale persiste una fase di rischio di mortalità, secondaria a reintervento. I risultati della anastomosi T-T in sternotomia sono eccellenti, come quelli ottenuti per toracotomia.



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