Scopo di questo lavoro è illustrare la nostra esperienza preliminare nella chiusura transcatetere del difetto interatriale (DIA) mediante Cardioseal, dispositivo di seconda generazione, costituito da un doppio ombrellino, ciascuno con quattro molle metalliche e stoffa di poliestere.
Metodo: il protocollo include pazienti (pz) da 2 a 40 anni con DIA di dimensioni massime di 20 mm (stretched diameter). Il Cardioseal è disponibile in misure di 17, 23, 28, 33, 40 mm e viene impiantato cercando di mantenere un rapporto ombrellino/difetto compreso tra 1,8 e 2,2. La procedura viene eseguita sotto monitoraggio fluoroscopico ed ecocardiografico con sonda transesofagea multiplana (ETE).
Risultati: sono stati sottoposti a cateterismo cardiaco 18 pz, 5 maschi e 13 femmine, età media 14 aa (range 5-29) e peso medio 43 Kg (range 22-76). Il diametro medio del DIA (stretched diameter) è risultato essere di 15,5 mm (range 9,5-23); 4 pz sono stati esclusi per dimensioni eccessive del DIA (2 pz) o inadeguatezza dei bordi del difetto (2 pz). Il Cardioseal è stato impiantato in 14 pz; l’ETE, immediatamente dopo la procedura, ha dimostrato completa chiusura in 6, shunt residuo minimo in 6, moderato in 2. In 1 pz il dispositivo è embolizzato in arteria polmonare alcune ore dopo la procedura, senza conseguenze emodinamiche; il pz è stato sottoposto a correzione chirurgica. In 2 pz il dispositivo appariva non correttamente posizionato ed è stato recuperato con catetere a cestello; in uno è stato impiantato con successo un Cardioseal di maggiori dimensioni, l’altro è andato incontro a correzione chirurgica elettiva. Il follow-up minimo di 1 mese è stato ottenuto in 12 pz; un piccolo shunt residuo era presente solo in 2, la chiusura completa in 10, di cui 4 avevano shunt residuo immediatamente dopo l’impianto. Nel follow-up a 1 mese, in 1 pz è stata osservata la frattura di un braccio metallico prossimale, peraltro con dispositivo perfettamente posizionato e senza shunt residuo.
Conclusioni: da questi dati preliminari, si può
dedurre che i risultati immediati e a breve termine sono assai soddisfacenti
quando si ottenga un appropriato posizionamento del Cardioseal (due ombrellini
a sandwich rispetto al setto interatriale); in caso di malposizionamento
è generalmente possibile il recupero transcatetere del dispositivo.
Una più accurata valutazione di morfologia e dimensioni del DIA
e una maggiore esperienza nell’impiego del sistema verosimilmente permetteranno
un ulteriore miglioramento dei risultati.