L'ASSISTENZA INFERMIERISTICA NEL BAMBINO CON URGENZE ARITMICHE E CUORE APPARENTEMENTE SANO.
 Altafini M, Montalbano B , Marani I, Pozzi C, Guaschi M, Luerti C.
 Cardiologia Pediatrica Dip. Cardiologico De Gasperis Niguarda Milano.

 Nel nostro reparto circa il 3% dei ricoveri e' costituito da bambini con cuore apparentemente sano e aritmie importanti. Negli ultimi 15 anni sono giunti alla nostra osservazione 269 soggetti in eta' pediatrica (1 giorno-18 anni) con urgenze aritmiche, di questi il 70-80% ha richiesto tempestivi provvedimenti diagnostici e terapeutici. Le aritmie di piu' frequente riscontro sono state in ordine decrescente: Tachicardia Sopraventricolare 62% , Blocco Atrio-Ventricolare 19%, Tachicardia Ventricolare 13%, Flutter Atriale 4.4%, Disfunzione Sinusale 1.4% . L'80% di questi pazienti era sintomatico. Nel primo anno di vita prevaleva scompenso cardiaco mentre dopo i due anni di eta' cardiopalmo, piu' raramente sono stati riconosciuti sintomi ancor piu' gravi quali shock o arresto cardiaco. Considerate l'incidenza e le caratteristiche di presentazione di questa particolare patologia, il personale infermieristico deve essere istruito in modo da poter far fronte sia all'episodio acuto che successivamente all'accurato monitoraggio di questi pazienti.Requisito fondamentale e' saper riconoscere dal punto di vista elettrocardiografico le principali forme aritmiche e valutare per ciascuna la relativa pericolosita'. Nell'emergenza aritmica, e' compito della Vigilatrice monitorare i parametri vitali e se necessario iniziare la rianimazione primaria. Contemporaneamente verranno preparati: l'occorente per l'incannulazione di una vena, il defibrillatore, i farmaci antiaritmici usualmente ATP, propafenone , verapamil, xiloxaina a seconda del tipo di aritmia e dell'eta' del paziente. In presenza di una Tachicardia Sopraventricolare esordita sotto l'anno di eta' verra' preparato l'occorente per il diving-reflex. In caso di tachiaritmie non sensibili ai farmaci verranno preparati i vari presidi per la narcosi, necessaria per la cardioversione o la defibrillazione. Se sono invece presenti aritmie ipocinetiche sintomatiche, usualmente accanto all' infusione di isoproterenolo, verra' preparato il bambino per il trasporto nel laboratorio di emodinamica, dove si attuera' una stimolazione endocavitaria temporanea.

Una volta risolto l'episodio acuto, e' necessario che venga instaurato un attento monitoraggio sia del ritmo che dei parametri vitali, inoltre andranno eseguiti tutti gli aggiustamenti terapeutici, necessari a mantenere stabile il ritmo cardiaco. All'episodio acuto possono far seguito procedure interventive quali: studio elettrofisiologico transesofageo o endocavitario, eventuali procedure ablative, impianto di pace-maker. Tutte queste procedure richiedono un impegno assistenziale simile a quello che si ha dopo un cataterismo cardiaco, al quale si deve aggiungere ancora una volta una attenta valutazione del ritmo.

In conclusione: le urgenze aritmiche sono relativamente rare, in ogni caso e' necessario che ci sia una preparazione specifica anche del personale infermieristico, soprattutto se si opera in Centri di riferimento per tale tipo di patologia.



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