L’INTERVENTO DI GLENN BIDIREZIONALE : TECNICA CHIRURGICA E RISULTATI SOTTO I 2 ANNI DI VITA.
Cassano V., Troise D., Orofino A., Pagano A., Ranieri L.*, Mele D.**, Arciprete P.
Divisione di Cardiochirurgia, Cardiologia*, Terapia Intensiva** Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII - Bari

CASISTICA Dal Luglio 1992 ad Aprile 1997 16 pazienti sotto i 2 anni di vita hanno ricevuto un intervento di Glenn bidirezionale. L’età oscillava tra 3 e 24 mesi ed il peso tra 3,400 e 12 Kg. Le patologie da cui erano affetti i pazienti erano: atresia polmonare a setto intatto (4 pz.), atresia della tricuspide (3 pz.), cuore univentricolare (5 pz.), situs ambiguus con ostruzione all’efflusso polmonare (4 pz.). Precedenti procedure erano state: shunt di Blalock modificato (10 pz.), bendaggio polmonare + decoartectomia (2 pz.), bendaggio polmonare (1 pz.). In associazione con la Glenn è stata effettuata una "plastica" polmonare in 2 casi; una settostomia interatriale in 5 casi (2 dei quali hanno ricevuto anche l’avulsione della tricuspide), un intervento di Damus Kay in 2 casi.
TECNICA CHIRURGICA In 9 casi l’intervento è stato effettuato in normotermia a cuore battente, e con monocannula in atrio destro e vent in vena anonima. Nei 7 casi che hanno richiesto l’apertura delle cavità cardiache è stato associato un arresto cardioplegico in ipotermia moderata; quando presente lo shunt è stato sezionato. Nei casi in cui esisteva un flusso polmonare anterogrado esso è stato lasciato. Il piede della anastomosi cavopolmonare è sempre stato allargato con un patch di pericardio bovino. In 2 casi è stata legata una vena cava superiore ipoplasica. Tutti i pazienti sono stati trattati post-operatoriamente con Aspirina.
RISULTATI La mortalità operatoria (3 casi) è stata legata ad emorragia cerebrale, a broncopolmonite micotica, ed a bassa gittata (un paziente portatore di 2 shunt). Tutti i pazienti sopravvissuti hanno avuto un decorso post-operatorio estremamente regolare. Il follow up da 1 a 36 mesi è privo di complicanze.
CONCLUSIONI Questa esperienza conferma le seguenti acquisizioni:
1) La Glenn bidirezionale è procedura a relativo basso rischio sopra i 3 mesi di vita.
2) Nei casi precedentemente shuntati l’intervento deve essere precoce per prevenire la disfunzione del ventricolo sistemico.
3) Il by pass cardiopolmonare normotermico o moderatamente ipotermico rende il decorso post-operatorio estremamente regolare.



Back on browser