IL BENDAGGIO DELL'ARTERIA POLMONARE: UN’ESPERIENZA VENTENNALE.
A. Valori, F. Parisi, R. Bianco, E. Chiappa, G. Ciriotti, F. Margaglia, G. Zuccaro*, F. Ferrero*, P.A. Abbruzzese.
Dipartimento di Cardiologia e Cardiochirurgia e *Servizio di Anestesia e Rianimazione. Ospedale Infantile Regina Margherita, Torino.

 Il bendaggio dell'arteria polmonare (BAP) è stata un’opzione palliativa per pazienti con malformazioni cardiache caratterizzate da iperafflusso polmonare ed immediatamente correggibili e continua ad essere una scelta obbligatoria nei primi mesi di vita per alcune malformazioni complesse.

Abbiamo studiato retrospettivamente un gruppo consecutivo di 98 pazienti sottoposti a BAP dal febbraio 1976 al marzo 1997, di età mediana di 2,1mesi (18 pazienti neonati). Un’anatomia biventricolare era presente in 85 pazienti: 36 DIV isolati, 4 DIV multipli, 25 CAV completi di cui uno con coartazione aortica serrata, 13 DIV con coartazione aortica (compresi un caso con IAA ed un caso con ipoplasia ventricolare sinistra), 4 VDDU (di cui uno con coartazione e due con IAA), 2 TGA con DIV, 1 DIV con RVPAP. Un’anatomia univentricolare era presente in 13 pazienti: 12 ventricoli unici di cui 6 con TGA ed un caso di atresia tricuspidale. La mortalità al BAP è stata del 8,16%: 4 DIV di cui 3 con coartazione (uno con severa ipoplasia ventricolare sinistra), ed 1 con ipoplasia dell’arco, 1 ventricolo unico con TGA, 1 CAV più coartazione aortica serrata, 1 TGA con DIV, 1 ventricolo unico. Due pazienti (CAV) sono deceduti nel periodo intercorso tra il bendaggio ed il debendaggio. Diciotto pazienti sono stati operati presso altri centri, uno è stato perso al follow-up. Sessantanove pazienti sono stati sottoposti a debendaggio e a correzione radicale dopo un periodo medio di bendaggio di 10,2 mesi. Nel 4,5% dei casi è stato necessario eseguire anche una plastica di allargamento del tronco della polmonare.La mortalità è stata del 10,14%: 3 CAV, 2 DIV, 1 DIV con RVPAP, 1 ventricolo unico con IAA (corretta in età neonatale). Il follw-up medio è stato di 78,35 +/- 54,98 mesi. Un paziente affetto da canale AV completo è deceduto a distanza. La mortalità globale è risultata del 18,36%.

Un’analisi della mortalità a seconda delle patologie mostra risultati inaccettabili in epoca moderna nel DIV semplice (5,5%) e nel CAV (20%), mentre per le patologie complesse rimane una procedura relativamente sicura. Inoltre la mortalità nella nostra casistica è da attribuirsi parzialmente alla coesistenza di gravi malformazioni extracardiache. E' consigliabile correggere le malformazioni il più presto possibile al fine di limitare la stenosi del tronco polmonare.



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