IL DIFETTO INTERATRIALE REGOLABILE: UNO STRUMENTO AGGIUNTIVO NELLA GESTIONE DEI PAZIENTI CON UN VENTRICOLO IPOPLASICO.
 P. Abbruzzese, R. Bianco, S. Longo, L. Stefanini, D. Montemurro, G. Ciriotti, M. Maresca *, M. Cavaglià*, A. Rizzo*.
 Dipartimento di Cardiologia e Cardiochirurgia, *Servizio di Anestesia e Rianimazione, Ospedale Infantile Regina Margherita, Torino.

Un difetto interatriale (DIA) regolabile è stato costruito in aggiunta o meno all’intervento correttivo in tre pazienti con ipoplasia marcata di un ventricolo, allo scopo di regolare il flusso attraverso quel ventricolo, per favorirne la crescita. Il DIA, regolabile dall’esterno attraverso un tourniquet lasciato al di sotto della linea alba, è risultato al termine delle manovre di aggiustamento di circa 4 mm di diametro in tutti i casi ma ha richiesto numerose regolazioni nelle prime 72 ore in un caso.

I 3 pazienti, due con ipoplasia del ventricolo destro (Atresia polmonare a setto intatto e Canale atrioventricolare sbilanciato) ed uno con ipoplasia del ventricolo sinistro (Canale atrioventricolare sbilanciato) hanno mostrato un progressivo accrescimento del ventricolo già dall’immediato postoperatorio che è continuato anche a distanza. I dati più significativi riguardano il bilanciamento fra le aree dei due ventricoli, i cui rapporti sono passati rispettivamente da .33, .28 e .35 a .41, .48 e 1.28.

Il miglior risultato è stato ottenuto nel caso di ipoplasia del ventricolo sinistro, che era anche il paziente di età minore (5 mesi). Questi risultati mostrano che, almeno in alcuni casi, è possibile ottenere la crescita di un ventricolo ipoplasico, apparentemente non idoneo a sostenere l’intera circolazione. La regolabilità del DIA permette aggiustamenti progressivi, in certi casi essenziali almeno nelle prime fasi postoperatorie.



Back on browser