TERAPIA DELLE ARITMIE CON ABLAZIONE TRANSCATETERE IN ETA' PEDIATRICA
Pappone C, Guarnera S*, Calabrò MP**, Rillo M, Distefano G*, Contarini M*, Tolaro S*, Patanè L*, Lomeo A*, Consolo S**, Oreto G**
Cardiologia, Ospedale S. Raffaele, Milano. Centro Cuore Morgagni , Catania*.Cardiologia Pediatrica, Università di Messina**.

 L'ablazione transcatetere si è sempre più affermata negli ultimi anni come mezzo alternativo alla terapia farmacologica per il trattamento di diverse aritmie cardiache. La maggior parte delle esperienze si riferisce a soggetti adulti, mentre le casistiche di pazienti pediatrici sono relativamente limitate.

Sono stati sottoposti ad ablazione transcatetere mediante energia a radiofrequenza (RF) 31 pazienti con età compresa fra 5 e 16 anni (media 12.3 anni). In ogni caso la procedura ablativa è stata indicata per aritmie refrattarie alla terapia medica. 16 pazienti presentavano tachicardia da rientro atrio-ventricolare (TRAV) legata ad una via accessoria, 8 tachicardia da rientro giunzionale (TRGAV), 4 tachicardia ventricolare (TV), 2 tachicardia atriale ed 1 extrasistoli ventricolari. Due aritmie (TRAV + TRGAV) erano presenti in 3 soggetti; Due pazienti presentavano una cardiopatia organica: uno tetralogia di Fallot corretta chirurgicamente (TV) ed uno anomalia di Ebstein (TRAV). In soli 13 casi l'ablazione è stata eseguita in anestesia generale. La tecnica prevedeva: a) l'introduzione transvenosa di 3 o 4 cateteri quadripolari 6F (atrio destro, ventricolo destro, regione hissiana, seno coronarico) e di un catetere ablatore a punta orientabile; b) la stimolazione programmata in varie sedi per indurre l'aritmia; c) l'erogazione di energia a RF nella sede prescelta in base a marker anatomici ed elettrofisiologici; d) la somministrazione di eparina e.v. per tutta la procedura. La durata media della seduta è stata di 47 minuti (da 25 a 146 m'), con un tempo medio di scopia pari a 19 m' (da 11 a 43 m'). Il numero di applicazioni di RF è variato da 1 a 14 (media 5), con durata massima di 40 secondi; durante l'erogazione è stata monitorizzata la temperatura, in modo da non superare i 50°. L'ablazione è stata efficace e senza complicanze nella totalità dei soggetti; in particolare non è mai stato osservato all'ECO versamento pericardico dopo ablazione. Durante un follow up medio di 8.5 mesi (da 2 a 16) sono state osservate recidive in 9 pazienti (29%), 4/16 con TRAV (25%) e 5/8 con TRGAV (62.5%). Una seconda seduta di ablazione è stata eseguita con successo in questi 9 pazienti, che non hanno presentato ulteriori recidive. In 10 pazienti asintomatici uno studio elettrofisiologico di controllo, eseguito dopo 2-3 mesi dall'ablazione, non ha permesso di indurre l'aritmia, testimoniando l'esito favorevole della procedura.

I dati mostrano che la terapia delle aritmie con ablazione transcatetere è eseguibile in età pediatrica. Tale trattamento va però riservato ai casi che siano gravemente sintomatici nonostante la terapia medica. In questi pazienti le recidive hanno avuto un'incidenza elevata, nettamente superiore a quella riscontrata negli stessi laboratori per i pazienti adulti (5%). Questo fenomeno può essere legato all'intenzione,da parte degli operatori, di limitare al massimo la lesione indotta dalla RF, per evitare una cicatrice troppo estesa, i cui esiti a distanza non sono ancora ben noti. Il successo a breve termine dell'ablazione nella fascia di età considerata ha raggiunto il 100%, anche se il 29% dei pazienti ha richiesto una seconda procedura per eliminare l'aritmia.



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