PROCEDURA DI ROSS IN PAZIENTI PEDIATRICI: RISULTATI A MEDIO TERMINE E FUNZIONE VENTRICOLARE
B Murzi, A Colli, L Havelova, F Pelizzoni, PL Festa, L Rosti, S Redaelli*, A Frigiola .
Centro E Malan, Ospedale Clinicizzato San Donato Milanese, * OPA , Massa

Il sostituto ideale della valvola aortica nei pazienti pediatrici non è ancora stato identificato. Le protesi meccaniche, di misura fissa, necessitano l’uso di anticoagulanti, e presentano elevata incidenza di complicanze, tromboemboliche e infettive Le protesi biologiche si deteriorano in breve tempo. L’autograft polmonare, oltre alla potenzialità di crescita, ha evidenziato una ottima funzionalità senza le complicanze sopra riportate. Tra agosto 1994 e marzo 1997, su 24 pz sottoposti ad intervento di Ross (0% di mortalità) 10 erano pz pediatrici (8 maschi , 2 femmine, età media 12 anni, range 1-17 anni). 5 presentavano IAo, 2 SAo, 3 SIAo. 8 pz erano stati sottoposti precedentemente a procedure chirurgiche o interventistiche: chiusura DIV e plastica aortica 2pz, valvuloplastica aortica 2, commissuroplastica aortica 1, resezione di stenosi sottoaortica 2, coartazione aortica 2. Ecocardiograficamente nel preoperatorio furono misurati l’anulus aortico e polmonare e valutata la continenza polmonare, i diametri ed i volumi del VS. L’intervento fu eseguito in CEC ipotermica (25°) con un tempo medio di clampaggio di 132’ (108-165’). In tutti i pz la radice aortica fu sostituita con l’autograft polmonare, in 1 fu eseguita una Ross-Konno per una grave stenosi annulare. L’efflusso polmonare fu ricostruito in tutti i pz con un homograft polmonare (f medio 24 mm) Tutti i pz sono stati sottoposti ad ecocardiografia transesofagea o epicardica (in 1 bimbo di 1 anno) intraoperatoria. Non si sono verificate morti precoci o tardive (0% mortalità) nè reinterventi (e non ne sono previsti). La degenza media in terapia intensiva fu 1.8 gg (1-4 gg) Non si sono verificate complicanze ad eccezione di una grave disfunzione ventricolare sinistra in un pz con VS gravemente compromesso preoperatoriamente (la coronarografia eseguita nell’immediato postoperatorio ha dato esito negativo). Il follow up medio è di 22 mesi (2-36 mesi) Controlli ecocardiografici hanno evidenziato in tutti i pz assenza di gradienti transaortici. 9 pz presentano IAo minima (1/4) , 1 moderata (2/4). In nessuno questa è stata progressiva. Il breve follow up non ha per ora consentito di valutare nè la crescita nè l’eventuale dilatazione dell’ autograft. I diametri e i volumi telediastolici si sono significativamente ridotti nel follow up (p<0.01) tranne che in 1 pz con gravissima disfunzione ventricolare preoperatoria (FE < 20%). Con il basso rischio operatorio, l’uso di un autograft polmonare può rappresentare l’intervento di scelta per la patologia valvolare aortica pediatrica. La funzione ventricolare sinistra mostra netti segni di ripresa relativamente precoce nel postoperatorio, anche se questa è influenzata dalle condizioni preoperatorie del VS stesso.


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