Il sostituto ideale della valvola aortica nei pazienti
pediatrici non è ancora stato identificato. Le protesi meccaniche,
di misura fissa, necessitano l’uso di anticoagulanti, e presentano elevata
incidenza di complicanze, tromboemboliche e infettive Le protesi biologiche
si deteriorano in breve tempo. L’autograft polmonare, oltre alla potenzialità
di crescita, ha evidenziato una ottima funzionalità senza le complicanze
sopra riportate. Tra agosto 1994 e marzo 1997, su 24 pz sottoposti ad intervento
di Ross (0% di mortalità) 10 erano pz pediatrici (8 maschi , 2 femmine,
età media 12 anni, range 1-17 anni). 5 presentavano IAo, 2 SAo,
3 SIAo. 8 pz erano stati sottoposti precedentemente a procedure chirurgiche
o interventistiche: chiusura DIV e plastica aortica 2pz, valvuloplastica
aortica 2, commissuroplastica aortica 1, resezione di stenosi sottoaortica
2, coartazione aortica 2. Ecocardiograficamente nel preoperatorio furono
misurati l’anulus aortico e polmonare e valutata la continenza polmonare,
i diametri ed i volumi del VS. L’intervento fu eseguito in CEC ipotermica
(25°) con un tempo medio di clampaggio di 132’ (108-165’). In tutti
i pz la radice aortica fu sostituita con l’autograft polmonare, in 1 fu
eseguita una Ross-Konno per una grave stenosi annulare. L’efflusso polmonare
fu ricostruito in tutti i pz con un homograft polmonare (f medio 24 mm)
Tutti i pz sono stati sottoposti ad ecocardiografia transesofagea o epicardica
(in 1 bimbo di 1 anno) intraoperatoria. Non si sono verificate morti precoci
o tardive (0% mortalità) nè reinterventi (e non ne sono previsti).
La degenza media in terapia intensiva fu 1.8 gg (1-4 gg) Non si sono verificate
complicanze ad eccezione di una grave disfunzione ventricolare sinistra
in un pz con VS gravemente compromesso preoperatoriamente (la coronarografia
eseguita nell’immediato postoperatorio ha dato esito negativo). Il follow
up medio è di 22 mesi (2-36 mesi) Controlli ecocardiografici hanno
evidenziato in tutti i pz assenza di gradienti transaortici. 9 pz presentano
IAo minima (1/4) , 1 moderata (2/4). In nessuno questa è stata progressiva.
Il breve follow up non ha per ora consentito di valutare nè la crescita
nè l’eventuale dilatazione dell’ autograft. I diametri e i volumi
telediastolici si sono significativamente ridotti nel follow up (p<0.01)
tranne che in 1 pz con gravissima disfunzione ventricolare preoperatoria
(FE < 20%). Con il basso rischio operatorio, l’uso di un autograft polmonare
può rappresentare l’intervento di scelta per la patologia valvolare
aortica pediatrica. La funzione ventricolare sinistra mostra netti segni
di ripresa relativamente precoce nel postoperatorio, anche se questa è
influenzata dalle condizioni preoperatorie del VS stesso.