La formazione di trombi dopo intervento di Fontan, o di Glenn come preparazione alla Fontan, rappresenta un'entità nosologica ben conosciuta. Questi trombi possono formarsi a diversi livelli del circuito, ed in particolare è stata descritta la presenza di questi in corrispondenza del moncone dell'arteria polmonare dopo la legatura di questa.
Tra il 1992 ed il 1996 sono stati operati presso il nostro
istituto 25 pazienti (pz) affetti da ventricolo unico (16 pz, 64%), o da
atresia polmonare a setto intatto (9 pz, 36%). Tutti i pz sono stati sottoposti
ad uno o più interventi palliativi di shunt succlavio-polmonare
modificato o di bendaggio dell'arteria polmonare. Diciannove pz (76%) hanno
avuto un intervento di Glenn bidirezionale (5 bilaterali) come stadiazione
alla Fontan laterale totale, mentre nei restanti 6 (24%) la procedura è
stata effettuata in un unico stadio. Il tronco dell'arteria polmonare è
stato legato solo in un pz, mentre in tutti gli altri questo è stato
sezionato immediatamente al di sopra dell'annulus valvolare, e suturato
con cura. Quando ritenuto necessario è stata associata una plastica
polmonare. Ad un'età media di 5.1± 1.6 anni è stata
impiantata una protesi tubolare intracardiaca di dacron-knitted a bassa
porosità tra la vena cava inferiore ed il ramo destro dell'arteria
polmonare. Allo stesso modo nei pz in cui la correzione definitiva è
stata effettuata in un unico stadio, il tronco polmonare è stato
sezionato e suturato.
Tutti i pz sono al momento sotto terapia anticoagulante
con warfarin-sodio in modo da mantenere l'attività protrombinica
tra il 45% ed il 55%. Dopo l'intervento di Glenn bidirezionale, la profilassi
antitrombotica viene effettuata in maniera più blanda (warfarin-sodio
per 6 mesi, seguito da antiaggreganti).
Il follow-up medio è di 19.3± 11 mesi.
Ripetuti controlli ecocardiografici non hanno mai dimostrato la presenza
di trombi in nessuna sede, mentre è stata dimostrata la presenza
di un buon flusso laminare all'interno della protesi. Quindici pz sono
stati sottoposti a Risonanza Magnetica Nucleare, la quale ha confermato
l'assenza di formazioni trombotiche. Nella popolazione studiata non si
sono mai verificati accidenti cerebro-vascolari.
Fin dall'inizio della nostra esperienza con l'intervento
di Fontan modificato è stata presa in considerazione la possibilità
della formazione di trombi, per questo motivo abbiamo optato per il mantenimento
di un'adeguata terapia anticoagulante; inoltre le caratteristiche della
protesi utilizzata, e la cura nella sutura del moncone polmonare permettono
la riduzione del rischio di formazione di trombi in queste sedi.