Nel quadro della riforma del Servizio Sanitario
Nazionale (SSN) uno dei principi innovativi è il pagamento a prestazione
quale modalità di rimborso della struttura fornitrice della prestazione.
Ogni Regione, poi, è chiamata a definire le tariffe specifiche per
ogni prestazione, da applicare nel proprio ambito regionale, secondo dei
criteri definiti a livello centrale. Alcune prestazioni di alta specializzazione
diventano estremamente dispendiose per quelle regioni in cui, a causa della
bassa densità di popolazione, il numero dei pazienti che usufruisce
delle prestazioni specifiche non sia sufficientemente vasto da giustificare
l’investimento economico per acquisire le tecnologie necessarie e creare
le competenze professionali. In questa ottica, abbiamo intrapreso uno studio
retrospettivo sulla attività di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica
effettuata dal Giugno 1990 al Dicembre 1995 in una regione a bassa densità
di popolazione con lo scopo di valutare il costo /beneficio della creazione
di una unità medico-chirurgica di cardiologia pediatrica che provveda
al fabbisogno regionale. Nello studio sono stati presi in considerazione
i costi delle prestazioni effettuate localmente che includevano tutto quanto
è previsto da un moderno centro di cardiologia e cardiochirurgia
pediatrica e precisamente: valutazione clinica, diagnosi prenatale, diagnosi
invasiva, emodinamica interventistica, interventi cardiochirurgici in circolazione
extracorporea o a cuore chiuso. Per confronto sono stati valutati i costi
delle stesse prestazioni effettuate in altre regioni ed il trasporto del
paziente sia su base di emergenza che su base elettiva. Sono stati inoltre
considerati i seguenti parametri:
-popolazione e natalità media negli ultimi 5 anni;
-incidenza delle cardiopatie congenite.
La proiezione statistica di tali dati è stata
effettuata utilizzando gli opportuni metodi statistici.
Si è anche cercato di considerare l’impatto sociale
che l’assenza di un servizio di emergenza quale quello di cardiologia pediatrica
può avere sulla popolazione nonchè l’impoverimento culturale
e scientifico.