UNITA’ MEDICO-CHIRURGICA DI CARDIOLOGIA PEDIATRICA NELLE REGIONI A BASSA DENSITA’ DI POPOLAZIONE: ESPERIENZA DI 6 ANNI
R.M.Bini*, R.Tumbarello§, O.Chelo*, M.Spissu#
Cardiologia Pediatrica*Divisione di Pediatria, Servizio di Emodinamica§, Direzione Sanitaria#-Azienda Ospedaliera G.Brotzu-Cagliari

 Nel quadro della riforma del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) uno dei principi innovativi è il pagamento a prestazione quale modalità di rimborso della struttura fornitrice della prestazione. Ogni Regione, poi, è chiamata a definire le tariffe specifiche per ogni prestazione, da applicare nel proprio ambito regionale, secondo dei criteri definiti a livello centrale. Alcune prestazioni di alta specializzazione diventano estremamente dispendiose per quelle regioni in cui, a causa della bassa densità di popolazione, il numero dei pazienti che usufruisce delle prestazioni specifiche non sia sufficientemente vasto da giustificare l’investimento economico per acquisire le tecnologie necessarie e creare le competenze professionali. In questa ottica, abbiamo intrapreso uno studio retrospettivo sulla attività di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica effettuata dal Giugno 1990 al Dicembre 1995 in una regione a bassa densità di popolazione con lo scopo di valutare il costo /beneficio della creazione di una unità medico-chirurgica di cardiologia pediatrica che provveda al fabbisogno regionale. Nello studio sono stati presi in considerazione i costi delle prestazioni effettuate localmente che includevano tutto quanto è previsto da un moderno centro di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e precisamente: valutazione clinica, diagnosi prenatale, diagnosi invasiva, emodinamica interventistica, interventi cardiochirurgici in circolazione extracorporea o a cuore chiuso. Per confronto sono stati valutati i costi delle stesse prestazioni effettuate in altre regioni ed il trasporto del paziente sia su base di emergenza che su base elettiva. Sono stati inoltre considerati i seguenti parametri:
-popolazione e natalità media negli ultimi 5 anni;
-incidenza delle cardiopatie congenite.
La proiezione statistica di tali dati è stata effettuata utilizzando gli opportuni metodi statistici.
Si è anche cercato di considerare l’impatto sociale che l’assenza di un servizio di emergenza quale quello di cardiologia pediatrica può avere sulla popolazione nonchè l’impoverimento culturale e scientifico.



Back on browser