La PLE associata con l’intervento di Fontan (IF) è
stata riportata in più casistiche anche in pz con buona emodinamica.
Il suo trattamento mediante trapianto cardiaco (TC) non è ancora
codificato. Caso clinico: M, età 18 aa. Diagnosi: criss-cross, straddling
valvola A-V,TGA,DIV, SP. Dopo 3 shunts è stato sottoposto a Fontan
atrio-polmonare nel Mar. ‘85, con 2 successive revisioni e la necessità
di pace-maker (VVIR). Nel Lug. ‘87 prima manifestazione di PLE. Uno studio
emodinamico mostrava una PVC di 13 mmHg. Biopsia epatica e digiunale mostravano
un fegato istologicamente normale e linfangectasie intestinali. Iniziò
trattamento steroideo ad alte dosi con risultati solo temporanei. Nel ‘94,
pesando 24 kg, con ascite costante, necessità di infusione di plasma
ed albumina 2-3 volte/sett., episodi convulsivi parzialmente controllati
con difenilidantoina e ricorrenza di crisi tetaniche da ipocalcemia, fu
inserito in lista per TC ed il 2 Ott. trapiantato. Il decorso post-op.
fu soddisfacente, fino alla scomparsa dei versamenti ed al raggiungimento
di valori di proteinemia compresi tra 5 e 6 gr/dl. Per 6 mesi non ha avuto
bisogno di trasfusioni. E’ rimasto un grave ritardo di crescita con risposta
negativa alla stimolazione con GH. Nell’Ott. ‘96 si è evidenziata
una nuova caduta del livello proteico (3,8 gr/dl) con necessità
di trasfusioni settimanali. Nel Dic.‘96, cateterismo e biopsia hanno confermato
una buona funzione emodinamica (PVC:7mmHg,AS:9mmHg)ed assenza di rigetto.
Una scintigrafia con albumina marcata (Febb.‘97) ha localizzato la perdita
nel colon ascendente, estesa, a 24 ore dall’iniezione, a tutto il colon.
Attualmente viene trasfuso 2 volte a settimana con plasma ed albumina.
Discussione: Il rischio di PLE a 10 anni dall’ IF è del 13,4% nell’esperienza
della Mayo Clinic e la sopravvivenza è solo del 46% a 5 aa dalla
diagnosi. Questa si basa sulla presenza di linfangectasie con o senza infiltrato
nella biopsia digiunale e sul dosaggio fecale di a1-antitripsina.
Le modalità di trattamento comprendono l’uso degli steroidi, l’atrioseptectomia
(se possibile), take-down dell’IF, il TC. Uno studio internazionale
ha raccolto fino ad oggi 115 pz con PLE post-IF, di cui 6 trapiantati.
Di questi, 2 sono deceduti, 2 hanno ottenuto una risoluzione della sintomatologia,
2 (incluso il caso qui riportato) non hanno risolto l’enteropatia (M. Gewillig:
com pers.). Il gruppo di Stanford non accetta in lista per TC pz con una
lunga storia di malattia. P. Donnelly (Portland,USA) suggerisce l’uso di
eparina sottocute che sarebbe stata efficace in 5 pz, probabilmente interagendo
con i proteoglicani della matrice extracellulare della mucosa gastrointestinale
(com. pers.). Anche l’eparina a basso peso molecolare è attualmente
investigata per il suo utilizzo in questi pz. Conclusioni: I trattamenti
della PLE attualmente a disposizione sono insoddisfacenti: Il TC può
essere utile, ma la sua indicazione dev’essere precoce. Nonostante l’alta
incidenza di PLE post-IF, l’utilizzo del TC è recente e, nel mondo,
sono 6 i pz trapiantati, nonostante un’emodinamica"soddisfacente", di cui
solo 2 hanno ottenuto la guarigione dalla PLE.