CIRCOLAZIONE DI FONTAN: ALTERNATIVE D'INTERPRETAZIONE FUNZIONALE
Francesco Pelizzoni, Bruno Murzi
Centro 'Edmondo Malan', Ospedale di San Donato M.se

Diverse ipotesi sono state formulate per spiegare la cosidetta Circolazione di Fontan (CF). E' possibile, tuttavia, riconsiderare i principi esplicativi alla luce di altre opzioni metodologiche. La questione di fondo e' stabilire come funziona la circolazione ematica ai diversi livelli corporei mediante unica sorgente energetica. La fisiologia di organismi monoventricolari non e' commensurabile con quella umana per la variante complessità sia strutturale che biologica. Condizioni analoghe in specie superiori non sono conosciute. Il Ventricolo Destro (VD) sembra necessario allorchè l'essere umano assuma per la maggior parte del tempo di veglia e di relazione la postura eretta. In realtà il VD potrebbe semplicemente essere utile a ritmare e 'dosare' l'ingresso di sangue nel piccolo circolo polmonare; perche', tuttavia, imprime ulteriore energia alla massa ematica? Se la sua funzione principale e' eminentemente di valvola segna-passo e limitante iperafflusso polmonare (e non ipertensione polmonare), perche' mai e' muscolare e quindi capace di contrarsi analogamente all'omologo sistemico?Si puo' intendere il cuore in toto adottando il principio di parsimonia della Natura (corollario del noto 'rasoio di Occam): un sistema duplica se stesso prima di crearne ex-novo un altro coerente. Inoltre, se la completezza di sistema richiede una parte non coerente al medesimo, questo si apre a funzioni non prevedibili, a variabili logicamente esponenziali.

Ammettiamo non rigorosamente ma liminalmente valida l'equazione di Bernoulli per il fluido non-newtoniano ematico. L'energia di flusso e' costante nella sommatoria delle sue sezioni dinamiche, pur subendo quest'ultime trasformazioni anche non lineari. Ammettiamo, inoltre, che ogni dissipazione energetica del flusso ematico e' completamente elusa dalla pompa cardiaca. Esistono, tuttavia, le condizioni non trascurabili che pongono al limite la validita' dell'equazione conservativa: i) la lacuna capillare ii)il ritorno venoso antigravitario. Riteniamo che tali condizioni siano superate mediante a) gradiente termico, la cui centrale operativa e' il fegato, b)gradiente di energia cinetica, c) gradiente di energia posizionale d)gradiente di energia rotazionale degli elementi corposcolati ematici e)sorgenti energetiche estracircolatorie, come la pompa muscolare e il mantice respiratorio.

Alla luce delle modifiche procedurali attuate da Lecompte e da Kawashima per l'intervento di Fontan-Baudet, prendiamo in considerazione la funzionalita' della circolazione univentricolare secondo nuovi criteri di biofisica applicata



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